Con la recente Ordinanza n. 38077, la Corte di Cassazione ha affermato che le tabelle di Milano devono essere prese come riferimento o in ogni caso devono costituire un essere elemento di verifica per il giudice che si trovi a dover liquidare il danno non patrimoniale.

Questo, infatti, è il principio di diritto espresso dalla Corte di Cassazione: «In materia di danno non patrimoniale, i parametri delle “Tabelle” predisposte dal Tribunale di Milano sono da prendersi a riferimento da parte del giudice di merito ai fini della liquidazione del predetto danno ovvero quale criterio di riscontro e verifica della liquidazione diversa alla quale si sia pervenuti. Ne consegue l’incongruità della motivazione che non dia conto delle ragioni della preferenza assegnata ad una quantificazione che, avuto riguardo alle circostanze del caso concreto, risulti sproporzionata rispetto a quella cui l’adozione dei parametri tratti dalle “Tabelle” di Milano consenta di pervenire».

Danno non patrimoniale: le tabelle di Milano